Spirito dell’offerta e “Daimoku combattivo” 

tradotto da Maurizio Maione

Il periodo fra maggio e giugno è stato per me piuttosto difficile. La mia salute era diventata pressoché un ostacolo, con episodi recidivi di polmonite, sintomi asmatici, calcoli renali, infezioni da antibiotici e così via. Essendo inoltre assente dal lavoro da tre settimane, le mie finanze si stavano sempre più assottigliando. Ero sempre stato in perfetto stato di salute e non riuscivo a rendermi conto del perché tutto questo si stesse verificando — mi dicevo che era karma negativo da affrontare. La mia pratica era appena sufficiente, e utilizzavo l’affaticamento come scusa per evitarla, specialmente la sera. I rapporti con gli altri stavano diventando tesi; al lavoro cresceva l’impazienza per le mie assenze, causandomi la paura di perderlo. La mia vita declinava, come accade quando si sceglie di mettere la propria pratica in secondo piano. Inoltre stavo anche cominciando ad avere dubbi su di essa.  

Durante la prima settimana di giugno, nel tentativo di destare pietà, inviai una e-mail alla nostra responsabile di settore piagnucolando sugli eventi e lamentandomi ripetutamente di quanto fosse miserabile la mia situazione. Lei replicò offrendomi subito guida invece che pietà. Disse qualcosa come: “Ora puoi scegliere se vivere nella sconfitta o risollevarti vittorioso. Questa decisione influirà sul resto della tua vita.” Erano parole dure, ma molto vere.  

Quella sera andai ad un meeting a casa di un membro, ma ero ancora incline all’auto-compatimento piuttosto che alla determinazione. Fu allora che vidi su un tavolino l’ultimo numero di una pubblicazione della SGI-USA, il “Living Buddhism”, e seppi dell’iniziativa dell’Offerta di Maggio, ma subito accantonai la cosa dicendomi: “Contribuirò in un altro momento, perché adesso non ne ho proprio la possibilità.”   

Ogni giorno alle 7.00 avrei continuato ad alzarmi per un’altra giornata di affaticamento, febbri, dolori, ecc.; avrei trascinato la preghiera del mattino e tirato avanti fino al momento di tornare a letto alle 20.30, magari sonnecchiando anche nel pomeriggio. Una sera, conversando con un amico, gli confidai di sentirmi come se stessi per morire… e francamente era proprio così.   

Mi capitò poi di leggere la rivista “Living Buddhism” di maggio-giugno e, ironia della sorte, l’articolo trattava proprio di sfide e ostacoli. Era relativo ad una lettera scritta ai fratelli Ikegami che a quell’epoca avevano la loro parte di problemi, ostacoli e sfide. Nichiren scriveva per incoraggiarli in quelle difficili circostanze e diceva: “Quando la pratica progredisce e la comprensione aumenta, i tre ostacoli e i quattro demoni emergono facendo a gara per interferire” (WND 1, p. 501).  

In effetti recitavo con costanza Nam Myoho-Renge-Kyo da almeno un anno e, facendo grandi progressi nella pratica, stavo raggiungendo una maggiore comprensione. Era una prima spiegazione del perché le cose avessero cominciato ad andare per il verso sbagliato. Nichiren continuava nello stesso passaggio: “Non bisognerebbe mai lasciarsene influenzare o spaventare. Se si cade sotto la loro influenza si viene trascinati nei cattivi sentieri. Se ci si lascia spaventare, si verrà impediti nel praticare il corretto insegnamento” (WND 1, p. 501). Straordinario!! Tutto ciò si applicava perfettamente alla mia vita attuale. Ma che cosa avrei dovuto fare per cambiare?  

Il 10 giugno rappresentava la mia ultima possibilità di partecipare all’Offerta di Maggio in occasione della riunione di Preghiera per la Pace nel Mondo. Avevo soltanto $7.00 nel portafoglio, ma c’era in banca un piccolo ammontare di denaro che io chiamavo “fondo per le emergenze” — anche se in realtà solitamente lo utilizzavo più che altro per “emergenze” come un fine settimana in spiaggia. Che fare... l’ultimo giorno per l’offerta... al Centro accettano solo soldi liquidi... beh, c’è sempre l’anno prossimo.   

Quasi arrivati al meeting di domenica, la mia amica Ellen ribadì che era l’ultima occasione per contribuire e mi disse che sarebbe stato importante offrire anche soltanto 50 centesimi, se era tutto quello che potevo dare. Mi ripetei che avevo $7.00 per i prossimi cinque giorni, e anche 50 centesimi sarebbero stati per me uno sforzo eccessivo. Le auto-giustificazioni prevalsero e me ne tornai a casa avendo fatto un’offerta di $0.00!  

Più tardi, nel pomeriggio, mi giunse via e-mail da uno Yahoo Group un’esperienza proprio sullo spirito dell’offerta. Non avevo più spazio per le scuse e, facendo un salto di qualità nella fede, andai sul sito web della SGI-USA e feci una donazione prelevandola dal mio “fondo per le emergenze.” Non era proprio quello che avrei voluto offrire, ma era molto di più di quello che ero in grado di dare.  

Immediatamente calò la febbre che mi portavo addosso da ben tre mesi!! In pochi istanti quella febbre che oscillava fra i 37.8  e i 40 gradi scese a  36.6 e lì rimase. La fatica iniziò a scemare, la tosse cessò, I dolori diminuirono. La mattina dopo, esattamente un giorno dopo la mia contribuzione, mi svegliai alle 6.30 e riuscii a stare sveglio fino alle 21.00 sentendomi bene. La notte seguente dormii per la prima volta da mesi come un bambino, mi svegliai la mattina avendo dormito sei ore o meno e mi senti altrettanto bene del giorno precedente. Era il primo martedì da lungo tempo che la sconfitta non bussava alla mia porta. 

Il Presidente Ikeda, l’attuale presidente della Soka Gakkai Internazionale, ha scritto sul come recitare un “daimoku.combattivo”. Era giunto il tempo per me di intraprendere le azioni necessarie a produrre importanti cambiamenti nella mia vita, fronteggiando ostacoli e sfide a testa alta. Il giorno seguente trascorsi alcune ore recitando Nam Myoho-Renge-Kyo vittoriosamente, curando di non disturbare i vicini. Cominciai a coinvolgermi di più nelle attività della SGI e a studiare di più, tenendomi aggiornato sugli eventi in SGI e aiutando gli altri a conoscere e sviluppare questa grande pratica buddista, senza lasciarmi ostacolare da niente. 

Per una causa piccola come quell’offerta e praticando nuovamente con determinazione e spirito combattivo, le cose hanno cominciato ad andare lisce. Le sfide stanno diventando grandi esperienze. Non avrei mai pensato che una causa apparentemente tanto piccola avrebbe portato a così grandi benefici. Ho sentito persone raccontare di esperienze su una nuova casa, una macchina nuova, la promozione, un nuovo datore di lavoro… Personalmente ho recuperato la salute e, secondo me, non esiste un beneficio altrettanto grande. 

Da allora sia il lavoro che la vita personale sono molto migliorati, come anche le relazioni con gli altri, e la gioia di vivere è ritornata. Abbiamo ottenuto la macchina nuova per la quale ho recitato… proprio nuova!! Grazie a tutto ciò ho imparato che non importa quanto piccola possa essere un’offerta a sostegno del buddismo, il beneficio ritorna moltiplicato e ho imparato anche che nel fronteggiare i problemi devo farlo a testa alta sconfiggendo ognuno di essi con Nam Myoho-Renge-Kyo. Non sottovaluterò più il potere di porre cause positive, piccole o grandi che siano — o il potere di recitare Nam-Myoho-Renge-Kyo.  

NMRK,  
Rob 

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